NIKE

Dunk

Le Nike Dunk sono ufficialmente tornate e insieme a loro l’eredità di una delle scarpe più iconiche di Nike.
Lanciate per la prima volta più di 35 anni fa, le Dunk hanno fatto molta strada dai suoi inizi come sneaker da basket per le squadre universitarie.
Dal primo paio dell’85 alle riedizioni degli anni successivi, scopri tutti i dettagli dell’appassionante storia delle Nike Dunk!

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Ufficialmente, il dipartimento skateboarding – Nike SB – viene lanciato a marzo del 2002.
Un anno prima però, il brand ingaggia 4 skater professionisti: sono Richard Mulder, Danny Supa, Gino Iannucci e Reese Forbes. Il quartetto ridisegna la silhouette Dunk, introducendo alcune innovazioni tecniche: la linguetta spessa (big tongue), il tallone morbido e una soletta ancora più ammortizzata.
Inaugurano il nuovo dipartimento con 4 modelli di Nike Dunk Low: Mulder Dunk SB, Forbes Dunk SB, Gino Dunk SB e Supa Dunk SB. Due i tratti estetici fondamentali: linee bombate e color blocking. Ciascuno degli skater sceglie l’abbinamento di colori di proprio gradimento. Chi ripropone quelli delle squadre del cuore (Los Angeles Dodgers e New York Mets per Supa e Mulder), chi si ispira alle Timberland (Forbes) e chi punta sui materiali (Iannucci).

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Blazer

All’inizio, lo sport su cui Nike puntò di più fu il running. Soprattutto perché il fondatore dell’azienda, Phil Knight, adorava correre. Inoltre, aveva nella sua squadra Bill Bowerman, un leggendario allenatore di atleti. A quel tempo (stiamo parlando dei primi anni ’70), il basket era in piena crescita e molti brand stavano entrando in campo come sponsor o designer di scarpe. Nike non voleva certo perdersi questa occasione di espandere il suo potenziale pubblico, e così decise di creare le sue prime scarpe da basket.

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Sia l’aspetto che i materiali di queste scarpe erano i migliori in circolazione negli anni ’70, soprattutto se parliamo di scarpe da basket. Allora, le Blazer erano davvero il massimo per qualsiasi giocatore NBA. A partire dalla tomaia, per continunare sulla metà superiore delle scarpe, fino all’imbottitura che protegge l’area della caviglia, il tutto arricchito da una robusta fodera in pelle e da una linguetta rifinita in nylon. A proposito: una caratteristica interessante della riedizione della Nike Blazer ’77 è il dettaglio della linguetta, mantenuto volutamente per riaffermare il look vintage di questa sneaker. Se ci fai caso, infatti, la parte superiore è aperta e si può vedere la schiuma all’interno che funge da imbottitura.